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Festa diocesana della pace 2012

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Domenica 15 Gennaio si è svolta , nella parrocchia di Santa Maria a Monte, la prima festa diocesana dell'ACR. Il Mese della Pace rappresenta per i bambini e per i ragazzi l'occasione di aprirsi al mondo durante il cammino dell'anno. La Seconda fase del percorso annuale dell’ACR, in cui il Mese della Pace è inserito, permette ai più piccoli di sperimentare la bellezza e la necessità della sosta, dopo la salita della Prima fase in cui hanno avuto modo di conoscere e scegliere "liberamente" la proposta di Gesù a seguirlo.ll Mese della Pace rappresenta per loro l'occasione di fermarsi a guardare e a riflettere sul mondo che li circonda, sugli altri che condividono con noi l’essere figli di Dio. Gesù regala loro una prospettiva nuova, un punto "incantevole" da cui poter guardare il panorama. È quindi un tempo privilegiato per rialzare lo sguardo e riconoscere l'altro, accoglierne sia la luce sia i "pesi" accumulati a causa di situazioni in cui la sua libertà non è stata espressa e rispettata.La festa si è aperta con la celebrazione eucaristica presieduta dall'assistente parrocchia di AC Don Marco Pupeschi, a cui va tutto il mio

ringraziamento per l'ospitalità offerta. La festa è proseguita con le attività al teatro comunale.I ragazzi durante le attività ,attraverso dei giochi, hanno cercato di osservare da vicino il mondo dei diritti e delle regole, una delle vie principali per vivere a pieno la dimensione della pace e della convivenza fraterna. Partendo da contesti quotidiani e facilmente comprensibili (famiglia, scuola, parrocchia, sport), i ragazzi hanno riflettuto sulla centralità del rispetto dei diritti di tutti. Ciò non significa banalmente che "ognuno ha diritto di stare bene e di fare ciò che più desidera", ma è un concetto più complesso a cui i ragazzi devono essere accompagnati: è la "convivenza di diritti", cioè la possibilità che nello stesso istante si incrocino e si incontrino (a volte anche scontrino!) più diritti ugualmente validi. Chi vince? Il più forte o il più furbo?

 

 

Questo momento di sosta è stata l'occasione per riflettere, quindi, sul significato profondo di parole come GIUSTIZIA e LEGALITÀ, cioè del modo in cui si cerca con regole precise ed eque di far rispettare tutti i diritti più importanti, anche se apparentemente in contrasto tra loro.

La Chiesa tutta, stimolata dal messaggio per la Giornata mondiale della Pace 2012 di papa Benedetto XVI (Educare i giovani alla giustizia e alla pace), afferma ancora una volta la centralità della giustizia e della legalità come vie per la pace, con una particolare attenzione all’educazione delle nuove generazioni a questi valori.

Lo slogan della festa era: Diritti alla pace, e racconta in modo inequivocabile quale sia l'unica via per arrivare alla Pace. La via maestra che conduce "diritti" alla meta, proprio come un sentiero di montagna sterrato tra i boschi, è quella dei diritti e dell'uguaglianza. I concetti di giustizia e di legalità rivestono un ruolo da protagonisti all’interno del Mese della Pace, come linguaggio e veicolo di libertà.

Durante la festa abbiamo avuto anche il collegamento telefonico con la responsabile nazionale dell'ACR, Teresa Borrelli, che ha portato il suo saluto, e di Don Dino Pirri, assistente nazionale dell'ACR, a tutti gli accierrini e ha sottolineato l'importanza di rimanere attaccati alla realtà diocesana e nazionale.

Il gadget che sta accompagnando e sostenendo l'iniziativa di Pace 2012 è una borraccia, strumento essenziale per una lunga e faticosa passeggiata in montagna. La borraccia rappresenta la possibilità di fermarsi e rifocillarsi, senza arrendersi, con l'unico scopo di ripartire. Inoltre può essere anche un segno profondo di amicizia e condivisione.

Le offerte che abbiamo raccolto, durante la giornata, con la vendita  delle BORRACCE del Mese della Pace sono servite per sostenere l’iniziativa di carità 2012 dell’ACR in Bolivia, un progetto diretto a costruire presso un centro che attualmente accoglie ragazze minorenne detenute, una biblioteca, uno spazio di animazione e un asilo nido, dove anche i più piccoli che hanno commesso un errore possono continuare a studiare,giocare e vivere questo momento difficile della propria esistenza in modo dignitoso. Chiunque voglia ancora contribuire al progetto, basta scrivere a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

La festa è continuata con la grande marcia della pace per le vie del paese, dove i ragazzi hanno giocato, cantato e hanno testimoniato a  tutti cosa vuol dire andare "diritti alla pace" ,e si è poi conclusa con la preghiera finale presieduta dall'assistente diocesano del' ACR Don Matteo.

 

 

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